Cultura & Dintorni
Trascorrere una vacanza al Relais Villa La Trinità significa alternare la storia, l’arte e le bellezze naturali incontaminate della Tuscia con piacevoli gite di un giorno a Roma e al Vaticano (a 45 minuti di auto).
Saremo lieti di aiutarvi a pianificare in anticipo le vostre visite guidate e di suggerirvi alcuni itinerari specifici
Illustri viaggiatori stranieri, la maggior parte dei quali nell’ambito del Grand Tour d’Italia, sono passati dalla Tuscia lungo la Via Francigena diretti a Roma annotando le loro impressioni: da Thomas Hobbes a John Milton, da George Bradshaw ad Augustus John Cuthbert Hare, da John Ruskin a George Dennis e Nathaniel Hawthorne.
Anche scrittrici hanno descritto la Tuscia con un approccio particolarmente sensibile, acuto e innovativo: si tratta di Mary Berry, Mariana Starke, la contessa di Blessington Margaret Power, Edith Wharton e Katharine Hooker.
Agli inizi del XX secolo Joseph Hilaire Belloc, William Davies e Egerton R. Williams rimasero incantati dalla commistione delle bellezze naturali e artificiali della Tuscia: le splendide colline, l’originaria purezza e bellezza dell’arte rinascimentale, la memorabile vista di alcuni dei luoghi più bellissimi borghi in Italia come la sorprendente Civita di Bagnoregio.
ROMA E VISITE GUIDATE AL VATICANO
Girovagare per la Città del Vaticano è una delle cose più emozionanti che potresti fare durante la tua visita in Italia e a Roma. I tour sono disponibili tutti i giorni, lascia che ti aiutiamo a trovare quello più adatto a te.
Possiamo prenotare i vostri tour in anticipo, così da evitare code. Le visite guidate del Vaticano ti offriranno un’opportunità unica di esplorare i Musei Vaticani, la Cappella Sistina, la Cattedrale di San Pietro e la stessa Città del Vaticano.
Disponiamo di auto private con autista per godere in totale comodità di tutti i migliori negozi di alta moda e lusso della città.
Possiamo prenotare i vostri tour in anticipo, così da evitare code. Le visite guidate del Vaticano ti offriranno un’opportunità unica di esplorare i Musei Vaticani, la Cappella Sistina, la Cattedrale di San Pietro e la stessa Città del Vaticano.
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ETRUSCHI – ALLA SCOPERTA DEI GIOIELLI DI UN'ANTICA CIVILTÀ
L’aspra roccia bianca di Tarquinia è appena protetta da un tappeto erboso ed è intervallata dalle famose tombe dipinte (patrimonio mondiale dell’UNESCO) che si tuffano nella vita quotidiana etrusca rappresentando in modo colorato spettacoli teatrali, danze e banchetti. Merita una visita il Museo Nazionale ospitato nel magnifico Palazzo Vitelleschi del XVI secolo.
Sutri il suo parco di 7 ettari è un patrimonio di siti archeologici, paesaggistici e naturali all’interno della rete regionale dei parchi e delle riserve. Distesa su un altopiano di tufo, nella parte alta si trova Villa Savorelli (sede del Parco) mentre a valle, nel tratto vicino al centro urbano di Sutri, si possono visitare alcune delle bellezze archeologiche più importanti della Tuscia come il spettacolare anfiteatro, la necropoli e la Chiesa di Nostra Signora del Parto (ex Mitreo).
Interessanti anche Tuscania, Norchia, Castel d’Asso, Vejo, Barbarano Romano con le loro necropoli incise nel tufo, un tipo di roccia costituita da cenere vulcanica espulsa da una bocca durante un’eruzione vulcanica. In seguito all’espulsione e alla deposizione, la cenere si compatta in solida roccia utilizzata dalle civiltà etrusche risalenti al VI-II secolo a.C.. Vulci vanta resti di strade, terme, riserva naturale.
Una visita a parte meritano le imponenti Vie Cave, conosciute in italiano come Cavoni: costituiscono un’imponente rete viaria che collega una necropoli etrusca e diversi insediamenti nel territorio circostante Sovana, Sorano e Pitigliano. Sono costituiti da trincee scavate in modo da formare scogliere verticali nel tufo, alte talvolta più di venti piedi, che forse fungevano da efficace sistema di difesa contro gli invasori. I Romani li inglobarono in un sistema viario collegato al tronco principale della Via Clodia, l’antica strada che collegava Roma a Manciano (Toscana) attraverso la città di Tuscania, utilizzata per lo spostamento delle truppe e i traffici commerciali.
Interessanti anche Tuscania, Norchia, Castel d’Asso, Vejo, Barbarano Romano con le loro necropoli incise nel tufo, un tipo di roccia costituita da cenere vulcanica espulsa da una bocca durante un’eruzione vulcanica. In seguito all’espulsione e alla deposizione, la cenere si compatta in solida roccia utilizzata dalle civiltà etrusche risalenti al VI-II secolo a.C.. Vulci vanta resti di strade, terme, riserva naturale.
Una visita a parte meritano le imponenti Vie Cave, conosciute in italiano come Cavoni: costituiscono un’imponente rete viaria che collega una necropoli etrusca e diversi insediamenti nel territorio circostante Sovana, Sorano e Pitigliano. Sono costituiti da trincee scavate in modo da formare scogliere verticali nel tufo, alte talvolta più di venti piedi, che forse fungevano da efficace sistema di difesa contro gli invasori. I Romani li inglobarono in un sistema viario collegato al tronco principale della Via Clodia, l’antica strada che collegava Roma a Manciano (Toscana) attraverso la città di Tuscania, utilizzata per lo spostamento delle truppe e i traffici commerciali.
CITTA', BORGHI E CASTELLI MEDIEVALI
Viterbo, le cui mura medievali in peperino e il quartiere San Pellegrino sono tra le meglio conservate d’Europa, conosciuta anche come Città dei Papi, con il suo Palazzo Papale, sede del primo conclave papale nel XIII secolo. Orte e la sua fontana sotterranea, cisterne, colombaie e pozzo di neve. Montefiascone la cui formidabile rocca ospitò l’assedio del Patrimonio di San Pietro Rettore, allora residenza estiva papale. Barbarano Romano e Blera con le loro valli boscose colme di antichità etrusche per la gioia degli escursionisti.
Tuscania e le sue chiese romaniche quasi arcaiche di San Pietro e Santa Maria Maggiore sul dolce colle del Rivellino, dove le vedute sulla Valle del Marta furono molto apprezzate da D.H. Lawrence. Civita di Bagnoregio, la “Città che muore”, trema instabile sulle sue fondamenta rocciose nella valle dei Calanchi. Castel S. Elia e il suo appartato monumento nazionale, la Basilica romanica S. Elia. Numerose lotte per il possesso di fortezze e palazzi risalenti a più di 1000 anni fa sparsi in tutta la Tuscia raffigurano tumultuose famiglie nobili romane e poteri papali e imperiali al loro interno.
VIA FRANCIGENA –SULLE ORME DEI PELLEGRINI NEL MEDIOEVO
La Via Francigena, che va da Canterbury a Roma (un tempo detta “Romea”), rappresenta un itinerario storico, importante via di pellegrinaggio diretta in Terra Santa fin dal Medioevo. La Via Francigena è stata tracciata grazie ad un diario di viaggio del 994 scritto da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, di ritorno a casa dopo essere stato intronizzato dal Papa.
Un itinerario nella Tuscia da Proceno, locanda di posta, si snoda attraverso splendide colline ondulate fino ad Acquapendente, tappa importantissima dei pellegrini per il prezioso reliquiario della Terra Santa oggi conservato nella cripta della Cattedrale; Bolsena, dove avvenne per la prima volta il miracolo del Corpus Domini nel 1263; Montefiascone, borgo medievale; Viterbo, uno dei cardini dell’intero itinerario storico, ricca di strutture ricettive.
VIA FRANCIGENA –SULLE ORME DEI PELLEGRINI NEL MEDIOEVO
La Via Francigena, che va da Canterbury a Roma (un tempo detta “Romea”), rappresenta un itinerario storico, importante via di pellegrinaggio diretta in Terra Santa fin dal Medioevo. La Via Francigena è stata tracciata grazie ad un diario di viaggio del 994 scritto da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, di ritorno a casa dopo essere stato intronizzato dal Papa.
Un itinerario nella Tuscia da Proceno, locanda di posta, si snoda attraverso splendide colline ondulate fino ad Acquapendente, tappa importantissima dei pellegrini per il prezioso reliquiario della Terra Santa oggi conservato nella cripta della Cattedrale; Bolsena, dove avvenne per la prima volta il miracolo del Corpus Domini nel 1263; Montefiascone, borgo medievale; Viterbo, uno dei cardini dell’intero itinerario storico, ricca di strutture ricettive.
Un percorso biforcato su entrambe le sponde del Lago di Vico facilita, a seconda della stagione, l’attraversamento dei Colli Cimini: da un lato raggiunge Ronciglione e la sua chiesetta di S. Eusebio, dall’altro corre tra i boschi di castagni nei pressi dell’Abbazia Cistercense Abbazia di San Martino al Cimino a Vetralla, dove una stradina di campagna conduce alla Chiesa di Santa Maria in Forcassi. Passa poi attraverso la nostra tenuta, La Trinità, verso Capranica, Sutri, Monterosi, dirigendosi infine verso Roma.
FARNESINA – ESPLORANDO LE RESIDENZE DELLA FAMIGLIA FARNESE
Alcuni dei più importanti monumenti dei dintorni, rocche, castelli e palazzi furono costruiti dai Farnese e la Tuscia fu il trampolino di lancio per la loro rapida ascesa al potere, che permise loro di dominare l’Italia e l’Europa. Il membro più illustre della famiglia fu Alessandro, eletto papa nel 1534 col nome di Paolo III, che convocò il Concilio di Trento nel 1545.
Questo itinerario comprende: Viterbo, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Nepi, Lago di Bolsena, Valentano, Gradoli, Latera, Cellere, Farnese, Canino e Ischia di Castro, nei pressi di Castro, capitale del Ducato Farnese disegnata da Antonio da Sangallo il Giovane, distrutta nel 1649 dalle truppe di Innocenzo X Pamphili e mai più ricostruita.
FARNESINA – ESPLORANDO LE RESIDENZE DELLA FAMIGLIA FARNESE
Alcuni dei più importanti monumenti dei dintorni, rocche, castelli e palazzi furono costruiti dai Farnese e la Tuscia fu il trampolino di lancio per la loro rapida ascesa al potere, che permise loro di dominare l’Italia e l’Europa. Il membro più illustre della famiglia fu Alessandro, eletto papa nel 1534 col nome di Paolo III, che convocò il Concilio di Trento nel 1545.
Questo itinerario comprende: Viterbo, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Nepi, Lago di Bolsena, Valentano, Gradoli, Latera, Cellere, Farnese, Canino e Ischia di Castro, nei pressi di Castro, capitale del Ducato Farnese disegnata da Antonio da Sangallo il Giovane, distrutta nel 1649 dalle truppe di Innocenzo X Pamphili e mai più ricostruita.
FARNESINA – ESPLORANDO LE RESIDENZE DELLA FAMIGLIA FARNESE
Alcuni dei più importanti monumenti dei dintorni, rocche, castelli e palazzi furono costruiti dai Farnese e la Tuscia fu il trampolino di lancio per la loro rapida ascesa al potere, che permise loro di dominare l’Italia e l’Europa. Il membro più illustre della famiglia fu Alessandro, eletto papa nel 1534 col nome di Paolo III, che convocò il Concilio di Trento nel 1545.
Questo itinerario comprende: Viterbo, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Nepi, Lago di Bolsena, Valentano, Gradoli, Latera, Cellere, Farnese, Canino e Ischia di Castro, nei pressi di Castro, capitale del Ducato Farnese disegnata da Antonio da Sangallo il Giovane, distrutta nel 1649 dalle truppe di Innocenzo X Pamphili e mai più ricostruita.
GIARDINI E PAESAGGI
Esuberanti giardini storici e privati, realizzati dall’erudita cultura architettonico-naturalistica o espressione del raffinato stile italiano, ospitano alberi secolari, scalinate e fontane in pietra con acqua costantemente corrente, labirinti e siepi di alloro e di bosso, grotte, piante arbustive ed erbacee di impressionante bellezza.
Viterbo
Villa Lante a Bagnaia, vicino Viterbo, è, insieme a Villa d’Este a Tivoli e al Sacro Bosco a Bomarzo, il più famoso giardino a sorpresa manierista italiano, tipico del XVI secolo. È attribuito a Jacopo Barozzi da Vignola, che lavorò in stretta collaborazione con un noto specialista, Pirro Ligorio, e uno specialista di idraulica, Thomaso Chiruchi. La sua caratteristica principale è l'inserimento di un giardino formale all'interno di un “barco” (parco) per un dialogo tra il lato “selvaggio” e quello “domestico” della natura. Il luogo, costellato di fontane e giochi d'acqua, come la famosa cascata a gradoni, era uno status symbol per potenti cardinali.
Caprarola
La Tuscia è un formidabile scrigno della più alta intensità di giardini storici in Italia. Il cardinale Alessandro Farnese commissionò a Jacopo Barozzi da Vignola la realizzazione di questa magnifica opera d'arte che fonde l'architettura del Palazzo con gli splendidi giardini inferiori e superiori. La Casa del Piacere, la magnifica catena d'acqua e le fontane del Belvedere meritano una ripida passeggiata su per la collina.
Vignanello
Dating from the 17th century, this garden was made by Marc’Antonio Marescotti and it includes Giardino di Verdura, Giardinetto Segreto, Barco and Barchetto. Ottavia Orsini, whose father created the Sacred Bosco at Bomarzo, patronized the twelve perfectly balanced parterres in boxwood that form a sophisticated geometrical design. Twists and turns of hedges of laurel, cherry-laurel, and guilder roses can be also admired.
Bracciano
Uno dei maggiori roseti italiani ricco di specie antiche e moderne
Bracciano
Nove diverse sorgenti d'acqua e due fiumi scorrono, favorendo lo sviluppo della vivace flora
Bomarzo
Caratterizzata da blocchi di peperino scolpiti in enigmatiche figure di mostri, draghi e fontane con giochi d'acqua
Marta
Un giardino variegato con alberi, arbusti, bambù, fiori, peonie, iris e viole, gigli, papaveri e fiori di loto
Vitorchiano
La più grande collezione al mondo di peonie arboree ed erbacee con oltre 200.000 piante – aprile/giugno
Vetriolo
Nello scenario lunare della valle dei Calanchi